Partiamo da Fulpmes dove alloggiamo con direzione Innsbruck sulla B182, raggiunto Innsbruck prendiamo per la Germania con indicazione Krün, poco prima di Krün prendiamo a sx per Ettal toccando i paesi di: Klais, Gerold, Kaltenbrunn, prestare attenzione alle indicazioni, appena fuori del paese di Ettal a sx, per Linderhof, dopo pochi km trovate le indicazioni a dx per il parcheggio adiacente il parco del Castello di Ludwig 2°. Visitato il Castello ripartiamo prendendo a dx con direzione Breitenwang sulla L255, arrivati nei pressi di Breitenwang prendiamo a sx per Heiterwang sulla B179, teniamo sempre la strada principale con direzione Innsbruck passando dai paesi di : Bichlbach, Lähn, Holzleiten, Wald, Motz, Telfs, Zirl, Innsbruck, Schönberg im Stubaital, Mieders, Fulpmes.
Osservazioni:
Le strade in territorio Austriaco e in territorio Tedesco sono come di solito tenute molto bene. Il castello è dir poco stupendo vale sicuramente la pena fare qualche kilometro in più per vederlo.
Curiosità:
La storia del castello di Linderhof risale al '400, periodo in cui si segnala la presenza nella vallata del Graswang (sud della Baviera, quasi al confine con l'Austria) di un podere di proprietà del vicino monastero benedettino di Ettal ed affidato alla famiglia Linder (da qui il nome di "Linderhof"). Re Massimiliano II lo trasformò nell'Ottocento in un padiglione di caccia e nel 1869 il figlio Ludwig II acquistò il terreno circostante con l'intenzione di costruire una "villa reale", non un palazzo sontuoso e di rappresentanza ma un piccolo rifugio per il sovrano.
Approvati i progetti dell'architetto Georg Dollmann, che in seguito costruirà anche Herrenchiemsee, iniziarono subito i lavori che terminarono nel 1879. Nel 1880 prese vita il meraviglioso giardino - il vero gioiello di Linderhof - che fa da cornice al piccolo castello con le sue perfette geometrie, le fontane, le sontuose statue ed una serie di padiglioni di gusto orientale, acquistati all'Esposizione Universale di Parigi (1867 e 1878), come il chiosco moresco e la casa marocchina che, venduta dal governo bavarese alla morte di Ludwig nel 1886, è stata recentemente riacquistata e riportata nel parco.
I giardini che incorniciano il castello sono considerati tra i più meravigliosi. Il parco combina elementi formali del periodo Barocco con giardini rinascimentali Italiani con scorci che ricordano i Giardini all'inglese. La struttura dei giardini fu progettata e completata sotto la supervisione del direttore dei giardini di corte Carl von Effner entro il 1880. I giardini dalla disposizione rigorosamente geometrica, sono immersi in un ampio parco paesaggistico. Il grande bacino d'acqua , antistante il castello, con una fontana che raggiunge i 25 metri di altezza, così come i tre livelli dei giardini terrazzati, sono coronati da un piccolo tempio circolare, il cosiddetto Tempio di Venere e dalla fontana di Nettuno, con le sue cascate a 30 livelli, che donano al parco un aspetto di incomparabile bellezza. Il parco copre un'area di circa 50 ettari (125 acri) ed è perfettamente integrato all'interno del paesaggio naturale delle Alpi. Ci sono numerosi edifici di diversi stili distribuiti all'interno.
Grotta di Venere L'edificio totalmente artificiale e costruito per il Re come scenario del Primo Atto dell'opera di Wagner, il "Tannhäuser".
Chiosco moresco L'edificio disegnato dall'architetto Berlinese Karl von Diebitsch per l'Esposizione International di Parigi del 1867. Ludwig II volle compralo ma venne anticipato dal "re" delle rotaie Bethel Henry Strousberg. Ludwig lo comprò solo dopo il fallimento di Strousberg.
Casa Marocchina Costruito effettivamente in Marocco per l'Esposizione Internazionale di Vienna del 1873. Il Re la comprò nel 1878 e la fece decorare con uno stile più reale e confacente a sua Maestà.
Strumentazione:
Per tracciare il percorso abbiamo usato il software Autoroute©, la carta stradale dell' Italia, dell' Austria e della Germania, durante il tragitto ci siamo serviti del navigatore satellitare Tom-Tom Rider