Partiamo da Verdello e optiamo per non usare l'autostrada, così facendo tocchiamo sul percorso paesi e strade non ancora caotiche come le nostre, seguendo questo percorso bisogna prestare molta attenzione alla mappa che vedete sotto e all'elenco dei paesi toccati altrimenti non riuscirete ed inoltrarvi nel cuore delle magnifiche colline del Monferrato che meritano per il panorama che offrono di essere visitate. Sul tragitto incontriamo i seguenti paesi: Cassano d'Adda, Pavia, Zinasco, Pieve Albignola, Sannazzaro dè Burgondi, Mede, Torre Berretti, San Salvatore Monferrato, Casorzo, Grazzano Badoglio, Moncalvo, Alfiano Natta, Tonco, Montechiaro d'Asti, Asti, Castello di Annone, Felizzano, Solero, Quargnento, San Salvatore Monferrato, Valenza, Sale, Castelnnuovo dè Burgondi, Zinasco, Pavia, Cassano d'Adda, Treviglio ed infine Verdello.
Osservazioni:
Che dire delle colline del Monferrato e dell'Astigiano se non che sono stupende, ci si perde tra i vigneti e i piccoli borghi antichi, vale la pena spendere due parole sulle strade che abbiamo attraversato in quanto essendo per la maggior parte secondarie non sono il massimo come manto stradale per noi motociclisti (cedimenti, buche, terra che proviene dal lato della strada) di conseguenza bisogna prestare molta attenzione, ma non per questo però viene meno il piacere della guida immersi nella bellezza del luogo.
Curiosità:
La fertilità della terra e la favorevole posizione per le vie di comunicazione tra il Mar Ligure e la Pianura Padana, fecero del Monferrato una regione contesa e divisa, in particolare dal Medioevo all'età moderna.
Nelle aree più favorevoli per il controllo del territorio sorsero una serie notevole di castelli, in gran parte espressione del sistema feudale dei potenti marchesi di Monferrato: la dinastia degli Alerami (X - XIV Secolo) seguita da quella dei Paleologi (XIV - XVI Secolo).
Il dominio della regione venne conteso nel tempo, oltre che dai comuni e dalle signorie vicine, anche dalla Repubblica di Genova, dal Ducato di Milano e dalla Casa dei Savoia. Nel Cinquecento, con l'estinzione della dinastia dei Paleologi, cessò l'autonomia del marchesato.
Il dominio del territorio fu tenuto dai Gonzaga con alterne vicende in cui entrarono in scena, oltre ai Savoia, anche le grandi potenze nazionali europee, come la Francia e la Spagna. All'inizio del Settecento il Monferrato passò definitivamente ai Savoia: da allora la regione seguì le vicende del Regno di Sardegna. Tra Ottocento e primi del Novecento, molti castelli vennero restaurati o ricostruiti in stile medievale secondo una moda tipica del tempo. Ai giorni nostri sono ancora molti i castelli che coronano i colli del Monferrato.
Strumentazione:
Per tracciare il percorso abbiamo usato il software Autoroute©, la carta stradale della Lombardia, Piemonte e durante il tragitto ci siamo serviti del navigatore satellitare Tom-Tom Rider.