Partiamo da Verdello, percorriamo la strada Francesca, SP122, fino alla fine, alla rotonda prediamo a dx per Palazzolo - Brescia, SS573, teniamo sempre la principale fino alle indicazioni per la tangenziale SS11, Mantova - Trento -Roncadelle - Quinzano, entriamo in tangenziale e seguiamo le indicazioni per Verona/Salò. Teniamo sempre la SS11 fino a che diventa SPB11 e alla rotatoria prendiamo a sx per San Martino della Battaglia successivamente seguiamo le info per Peschiera del Garda, SR11, quì prendiamo a sx la SR249, Gardesana Orientale, che ci permetterà di costeggiare tutto il lago di Garda che, visto il periodo è ancora gestibile a livello di traffico, teniamo sempre la principale transitando da: Lazise, Garda, Torri del Benaco, Malcesine, Torbole, alla rotatoria prendiamo a sx per Riva del Garda, raggiunta Riva del Garda seguiamo le info per Brescia sulla Gardesana Occidentale, SS45bis, teniamo sempre la principale fino a Salò. Arrivati nei pressi di Salò prendiamo a dx per Roè Volciano, Tormini, Vobarno, SS237, rimaniamo sempre sulla SS247 fino allo svincolo che a dx ci porta a Sabbio Chiese e a sx a Lumezzane, noi prendiamo a sx, SP79, non lasciamo la principale e seguendo sempre le info per Lumezzane ci arriviamo dopo alcuni km, arrivati a Lumezzane seguiamo le info per Sarezzo e successivamente per Brescia, a sx sulla SP19, rimaniamo sempre sulla SP19 fino allo svincolo, a dx SS11, per Coccaglio successivamente SS573 per Palazzolo Sull' Oglio, da quì in poi ripercorriamo a ritroso la stessa strada del mattino arrivano dopo alcuni km a Verdello conclusione del nostro itinerario odierno.
Osservazioni:
Le strade percorse sono buone visto anche il periodo, 26 febbraio 2012, bisogna prestare attenzione alle rotatorie perché è presente parecchia sabbia reduce delle recenti nevicate.
Curiosità:
In epoca romana il lago di Garda era conosciuto come Benaco, mentre oggi è meglio noto come lago di Garda, toponimo attestato fin dal Medioevo e di origine germanica, derivante da quello dell'omonima cittadina sulla sponda veronese del lago, la quale, insieme a un'altra località celebre del lago, Gardone Riviera, e altre meno conosciute, come Gàrdola, Gardoncino, Gardoni, Guàrdola e Le Garde, testimonia la presenza germanica che va dal VI al VIII secolo, in particolare quella longobarda. Il toponimo Garda, con il quale è chiamato il lago già in alcuni documenti dell'VIII secolo, è l'evoluzione della voce germanica warda, ovvero "luogo di guardia" o "luogo di osservazione". Il toponimo classico del lago, ovvero Benācus lacus (Benaco), è quasi sicuramente di origine celtica, precedente quindi al dominio romano, e dovrebbe derivare da bennacus, confrontabile con l'irlandese bennach, e significherebbe "cornuto", ovvero dai molti promontori. La traduzione "cornuto" viene anche interpretata in riferimento alla penisola di Sirmione.
Strumentazione:
Per tracciare il percorso abbiamo usato il software Tyre con l'abbinamento di Google Maps, software free molto potente, e il software Autoroute© 2010, la carta stradale della Lombardia, durante il tragitto ci siamo serviti del navigatore satellitare Tom-Tom Rider.