Percorriamo la SP122 fino al bivio a dx per Romano di Lombardia, seguiamo le indicazioni per Cremona transitando da: Antegnate, Soncino, Genivolta, Casalmorano, Casalbuttano, raggiunta Cremona prendiamo per Sospiro, San Secondo Parmense, Parma, seguiamo la tangenziale nord con direzione Castenovo ne Monti transitando da: Piazza, Traversetolo, Vignale, San Polo d' Enza in Caviano, Ciano d'Enza, Rossena (visita ai castelli), Casa del Lago, Migliara, Pietradura, Castelnovo nè Monti, prima del paese prendiamo a sx le indicazioni che dopo pochi km ci porteranno al parcheggio sito sotto la Pietra di Bismantova, escursione sino alla sommità della Pietra (1h. di cammino) pranzo. Ripartiamo alla volta del paese di Brescello ultima meta di oggi, percorriamo a ritroso la stessa strada fino a poco dopo il paese di Pietradura, quì prediamo a sx per il paese di Gobbio percorrendo così una bella stradina immersa nelle colline SP79, usciti dalla valle prendiamo a dx sulla SS513 per San Polo d' Enza in Caviano, arrivati al paese prendiamo a dx la SP12 per Montecchio Emilia, arrivati a Montecchio prendiamo a dx sulla SP67 con direzione Proviglio, Caprara, Brescello. Arrivati a Brescello, visita al paese con foto di rito, ripartiamo per fare ritorno a Verdello transitando da: Viadana, Cicognara, Casalmaggiore, Solanoro Raniero, Cremona, da questo punto in poi percorriamo a ritroso la stessa strada della mattina che ci porterà a Verdello.
Osservazioni:
Le strade percorse sono in buon stato, leggermente sconnessa e molto stretta quella che transita per il paese di Gombio. Da non mancare una sosta ai castelli di Rossena e (fuori tragitto di pochi km ) quello di Canossa. Consiglio, se volete godere di un panorama stupendo di salire alla sommità della Pietra di Bismantova, ne vale sicuramente la pena.
Curiosità:
La formazione geologica che costituisce e che rende peculiare la Pietra di Bismantova è nota col nome di Formazione di Bismantova; essa possiede una potenza di circa 100 metri ed è composta da un basamento di marne su cui poggia un livello di calcarenite, depositatesi in ambiente marino di piattaforma continentale interna nel Miocene inferiore e medio, fra il Burdigaliano superiore e il Langhiano inferiore. Vi sono contenuti resti fossilizzati come gusci di molluschi, echinidi, briozoi, foraminiferi bentonici e alghe coralline, in particolare specie tipiche di acque temperato-calde.
Dopo l'emersione della catena appenninica, la successiva fessurazione e frammentazione della formazione arenacea, seguita da erosione, hanno lasciato intatta la porzione di lastra visibile attualmente, lunga 1 km, larga 240 metri e alta 300 metri rispetto alla pianura circostante. La sommità della Pietra raggiunge i 1041 metri sul livello del mare.
Molti dei massi che si trovano attorno alla Pietra di Bismantova si sarebbero staccati in epoca recente, attorno al XVII secolo, durante la piccola era glaciale.
La sommità pianeggiante della roccia è coperta da una vegetazione di arbusti, in particolare il nocciolo, mentre ai piedi del massiccio si trovano campi, siepi e boschi di querce. Nella zona sono presenti inoltre arbusti come il ginepro comune, il sorbo montano e il maggiociondolo. Alberi ad alto fusto prevalenti sono la roverella, il cerro, il leccio ed il tiglio. Notevole è la fioritura di orchidee, tra cui l'orchidea pallida e la concordia.
Negli ultimi decenni il progressivo abbandono dell'agricoltura montana e della silvicoltura ha causato un'espansione incontrollata della vegetazione, che ha nascosto sentieri e porzioni di roccia. Da alcuni anni sono in corso interventi di sfalcio dei prati e diradamento selettivo dei boschi, per ripristinare i percorsi escursionistici e rendere nuovamente visibile la roccia nuda.
L'altopiano e l'area circostante sono popolati da animali selvatici. Tra le specie di interesse comunitario per la rete Natura 2000, si segnalano il succiacapre, la tottavilla, l'averla piccola, il picchio muraiolo e il cervo volante. Manca tuttavia un censimento completo della fauna locale, che copra anche mammiferi, anfibi e rettili.
Strumentazione:
Per tracciare il percorso abbiamo usato il software Autoroute©, la carta stradale della Lombardia e della Emilia Romagna, durante il tragitto ci siamo serviti del navigatore satellitare Tom-Tom Rider.