Capriate San Gervasio frazione Crespi d'Adda al confine tra la provincia di Bergamo e quella di Milano.
Consiglio di utilizzare l'autostrada A4 e di uscire al casello di Capriate (venendo da Milano è il casello successivo a Trezzo sull'Adda, da Brescia è il casello successivo a Dalmine), usciti dal casello alla rotatoria girate a sx per Brembate, dopo 200mt allo stop girate a sx, alla successiva rotatoria tenete la dx (al momento che scrivo l'articolo la strada principale è chiusa per lavori al ponte), seguite le indicazioni che trovate e dopo un km sulla vostra sx trovate un palco dove ammirare dall'alto il villaggio del Crespi d'Adda, di domenica la strada per accedervi è chiusa al traffico di conseguenza bisogna fare una passeggiata di un km per visitarlo; ne vale la pena...
Consiglio di utilizzare l'autostrada A4 e di uscire al casello di Capriate (venendo da Milano è il casello successivo a Trezzo sull'Adda, da Brescia è il casello successivo a Dalmine), usciti dal casello alla rotatoria girate a sx per Brembate, dopo 200mt allo stop girate a sx, alla successiva rotatoria tenete la dx (al momento che scrivo l'articolo la strada principale è chiusa per lavori al ponte), seguite le indicazioni che trovate e dopo un km sulla vostra sx trovate un palco dove ammirare dall'alto il villaggio del Crespi d'Adda, di domenica la strada per accedervi è chiusa al traffico di conseguenza bisogna fare una passeggiata di un km per visitarlo; ne vale la pena...
Osservazioni:
Informazioni e prenotazioni visite guidate, per gruppi culturali e scuole superiori, medie, elementari. Associazione Culturale Villaggio Crespi tel. 02.90987191
Curiosità:
Crespi è il nome della famiglia di industriali cotonieri lombardi che a fine Ottocento realizzò un moderno "Villaggio ideale del lavoro" accanto al proprio opificio tessile, lungo la riva bergamasca del fiume Adda.
Il Villaggio Crespi d'Adda è una vera e propria cittadina completa costruita dal nulla dal padrone della fabbrica per i suoi dipendenti e le loro famiglie. Ai lavoratori venivano messi a disposizione una casa con orto e giardino e tutti i servizi necessari.
In questo piccolo mondo perfetto il padrone "regnava" dal suo castello e provvedeva come un padre a tutti i bisogni dei dipendenti: dentro e fuori la fabbrica e "dalla culla alla tomba", anticipando le tutele dello Stato stesso. Nel Villaggio potevano abitare solo coloro che lavoravano nell'opificio, e la vita di tutti i singoli e della comunità intera "ruotava attorno alla fabbrica stessa", ai suoi ritmi e alle sue esigenze.
L'Unesco ha accolto Crespi d'Adda nella Lista del Patrimonio Mondiale Protetto in quanto "Esempio eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa".
Criteri soddisfatti:
- Crespi d'Adda offe esempio eminente di un complesso architettonico che illustra un periodo significativo della storia umana.
- Crespi d'Adda costituisce esempio eminente di insediamento umano rappresentativo di una cultura.
Il Villaggio operaio di Crespi è ancor oggi un paese abitato. Non vi sono ingressi formali e non vi sono orari di ingresso. Il miglior modo per conoscere Crespi con soddisfazione e nel rispetto della comunità locale è la visita guidata.
Visite guidate "Standard" per gruppi numerosi:
Sono disponibili tutto l'anno ma bisogna prenotare, telefonando allo 02.90987191 oppure inviando una mail all'indirizzo: info@villaggiocrespi.it
E' possibile richiedere una visita guidata standard anche per gruppi molto piccoli o persone singole, ma il costo è maggiore delle visite guidate domenicali (vedi sotto).
Visite guidate "Domenicali" per singoli, coppie, famiglie:
Si svolgono nelle domeniche e festivi di primavera e autunno. Non occorre prenotare. Partenza ore 16,00 dall'ufficio informazioni.
Strumentazione:
Per tracciare il percorso abbiamo usato il software Autoroute©, la carta stradale della Lombardia.
Crespi è il nome della famiglia di industriali cotonieri lombardi che a fine Ottocento realizzò un moderno "Villaggio ideale del lavoro" accanto al proprio opificio tessile, lungo la riva bergamasca del fiume Adda.
Il Villaggio Crespi d'Adda è una vera e propria cittadina completa costruita dal nulla dal padrone della fabbrica per i suoi dipendenti e le loro famiglie. Ai lavoratori venivano messi a disposizione una casa con orto e giardino e tutti i servizi necessari.
In questo piccolo mondo perfetto il padrone "regnava" dal suo castello e provvedeva come un padre a tutti i bisogni dei dipendenti: dentro e fuori la fabbrica e "dalla culla alla tomba", anticipando le tutele dello Stato stesso. Nel Villaggio potevano abitare solo coloro che lavoravano nell'opificio, e la vita di tutti i singoli e della comunità intera "ruotava attorno alla fabbrica stessa", ai suoi ritmi e alle sue esigenze.
L'Unesco ha accolto Crespi d'Adda nella Lista del Patrimonio Mondiale Protetto in quanto "Esempio eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa".
Criteri soddisfatti:
- Crespi d'Adda offe esempio eminente di un complesso architettonico che illustra un periodo significativo della storia umana.
- Crespi d'Adda costituisce esempio eminente di insediamento umano rappresentativo di una cultura.
Il Villaggio operaio di Crespi è ancor oggi un paese abitato. Non vi sono ingressi formali e non vi sono orari di ingresso. Il miglior modo per conoscere Crespi con soddisfazione e nel rispetto della comunità locale è la visita guidata.
Visite guidate "Standard" per gruppi numerosi:
Sono disponibili tutto l'anno ma bisogna prenotare, telefonando allo 02.90987191 oppure inviando una mail all'indirizzo: info@villaggiocrespi.it
E' possibile richiedere una visita guidata standard anche per gruppi molto piccoli o persone singole, ma il costo è maggiore delle visite guidate domenicali (vedi sotto).
Visite guidate "Domenicali" per singoli, coppie, famiglie:
Si svolgono nelle domeniche e festivi di primavera e autunno. Non occorre prenotare. Partenza ore 16,00 dall'ufficio informazioni.
Strumentazione:
Per tracciare il percorso abbiamo usato il software Autoroute©, la carta stradale della Lombardia.